Premessa
Stefano Gargiullo, editore e compagno d’avventure, agli inizi dell’anno 2000 mi propose di pubblicare un libro con i racconti delle tante esplorazioni e vicende singolari delle quali ero stato protagonista, già apparsi su riviste divulgative e pubblicazioni scientifiche. Agli inizi rimasi perplesso, perché per mia natura sono più interessato ai lavori da eseguire che a raccontare quelli del passato. Poi mi convinsi che i risultati conseguiti e alcuni progetti applicativi tratti da quelle esperienze erano tuttora di attualità, mentre altro materiale aveva il valore di una documentazione storica e scientifica non facilmente reperibile.
Nel revisionare i testi originali ho evitato, ove possibile, l’asciutto linguaggio del mondo della ricerca scientifica, dove si addice il resoconto impersonale e rigoroso, ma freddo e scarsamente comprensibile ai più. Ogni capitolo del libro ha uno stile che riflette sia il tipo di argomento trattato, sia i lettori ai quali il testo era destinato. Ho cercato di raccontare i fatti come si sono svolti, con le sensazioni e gli stati d’animo effettivamente sperimentati, i risultati raggiunti e il loro valore, sia al riguardo delle componenti sportive, avventurose e didattiche, sia di quelle tecniche, scientifiche e applicative.
Spero di aver offerto anche esempi e occasioni, a giovani e non più giovani, di cogliere le tante possibilità che ci sono di svolgere delle attività insolite e di grande soddisfazione; di prendere consapevolezza che non occorre possedere doti psicofisiche eccezionali: sono sufficienti la passione e la disponibilità a dedicare parte del proprio tempo libero alla realizzazione di particolari obiettivi, meglio se in collaborazione con persone esperte o partecipando al lavoro di associazioni.